• Integrazione di Sistemi Informatici

    Integrazione di Sistemi Informatici

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    In questo periodo si fa un gran parlare di ecologia integrale e di sostenibilità. Ebbene, in informatica esiste un ruolo ben definito, da tempo: quello del system integrator. Sfruttando l’esperienza e la conoscenza delle tecnologie, chi si occupa di integrazione di sistemi informatici crea connessioni tra risorse esistenti per ottenere nuove funzionalità o addirittura nuove funzioni.

    Analizzando l’esistente e sapendo quali sono le prospettive del cliente, si possono definire interventi mirati, chirurgici, riducendo l’impatto economico sia direttamente (investimenti in asset informatici a bilancio) sia indirettamente (mantenimento di gran parte delle prassi abituali del personale, che non si vede stravolto il suo strumento di lavoro).

    Capita che, pur potendo proporre un mio software sono io stesso a sconsigliare il cliente di affrontare il cambiamento radicale perché mi accorgo che si può ottenere un risultato simile con qualche aggiornamento, qualche piccolo connettore software, anche se fatto ad hoc, e qualche indicazione organizzativa.

    Per sapere se posso esserLe utile, faccia un semplice controllo nella Sua organizzazione: cerchi se ci sono attività ripetitive di trattamento dati o re-inserimento dello stesso dato sistematicamente in più sistemi.

    Qualche esempio:

    • dalla rubrica clienti del gestionale / ERP vanno riportati i riferimenti a cui inviare delle offerte;
    • dal CRM vanno riportate nel gestionale / ERP le trattative;
    • in azienda ci sono varie versioni della scheda di ciascun prodotto, una nel software di produzione o progettazione, l’altra nel software degli agenti.

    Un altro ottimo indicatore è l’esistenza di prassi in cui si usano insieme, sistematicamente, posta elettronica e fogli di calcolo (Microsoft Excel, LibreOffice Calc, Google Fogli, Apple Numbers…).

    In tutti questi casi, passo volentieri a trovarLa per valutare insieme se c’è opportunità di miglioramento grazie all’integrazione di sistemi informatici.

  • Gestione dei Cantieri Informatici

    Gestione dei Cantieri Informatici

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    L’allestimento di un software o di un servizio software molto articolato, l’informatizzazione o la ristrutturazione di un sistema informatico aziendale richiedono l’apporto di più sistemisti e programmatori.

    Quando gestisco cantieri informatici, ricorro soprattutto alla mia formazione da logico matematico ed alle esperienze variegate che ho potuto vivere nel mio percorso lavorativo: dall’assemblaggio di worksation per il video editing alla gestione di macchine virtuali ed alla programmazione.

    Ho il superpotere di riuscire ad interloquire con tantissimi tipi di informatici e offro loro un metodo di lavoro ordinato e concertato, anche avvalendomi di strumenti di sviluppo collaborativo come git di Linus Torvald o Connexio, il servizio software che Maurizio ed io sviluppiamo da un po’ di anni.

    Riesco anche a far comprendere al cliente cosa sta succedendo nel cantiere ed utilizzo i metodi del mondo del project management per rendere partecipi anche i non tecnici. Anzi, parto dall’ascolto attento delle necessità del cliente, così attento da rendere formale ciò che ho compreso. Il modello che ne traggo è poi la base per gli sviluppatori ed i sistemisti.

  • Cybersecuirty Audit

    Cybersecuirty Audit

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    La sicurezza è un aspetto di ogni processo aziendale, di ogni attività personale. Prevedere possibili eventi dannosi e stimarne la verosimiglianza e l’impatto fa parte integrante di ogni attività di progettazione o di revisione. Per passare dall’immaginazione alla concretezza, occorre saper cogliere i legami interni e trasversali dei sistemi e dei loro ambienti, per quanto complessi essi siano.

    Pochi per esempio tengono presente l’importanza della formazione del personale. Ma se la maggior parte degli attacchi segue tecniche di social engineering, come farne a meno?

    • Il sistema di backup, l’antivirus, il firewall e la prassi di aggiornamento dei software sono adeguati?
    • Ci sono computer o altri dispositivi ormai obsoleti dal punto di vista della sicurezza?
    • Nel dark web, stanno girando le tue credenziali?
    • In caso di attacco informatico già consumato, come documentare l’accaduto? Vale la pena fare una querela?
    • Quanto manca al sistema informativo aziendale per essere conforme alla norma ISO 27001?

    Queste sono alcune delle questioni per le quali posso essere d’aiuto.

  • Intelligenza Artificiale per MPMI del Veneto

    Intelligenza Artificiale per MPMI del Veneto

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    Le micro, piccole e medie aziende del Veneto possono trarre beneficio dall’Intelligenza Artificiale? Come?

    Per dare qualche spunto utile ad orientarsi, è utile prima prendere in considerazione qualche numero, qualche dato statistico. Inoltre, è bene chiarire a quali tecnologie ci riferiamo. Fatti questi due passaggi, potremo calarci nell’argomento adeguatamente attrezzati.

    Qualche dato sul tessuto imprenditoriale del Veneto

    Il Veneto conta numerose micro/piccole/medie imprese. Cominciamo col dare il nome alle cose. La categoria delle microimprese è caratterizzata dal fatto che comprende dai 3 ai 9 addetti. Le piccole imprese, invece, ne contano dai 10 ai 49 e le medie dai 50 ai 249. Nel canale dai 250 addetti in su, l’ISTAT colloca invece le grandi imprese. Nel Rapporto Statistico 2020, il Veneto risultava essere la quarta regione in Italia per numero di imprese attive (104.096 nel 2019), dopo Lombardia, Campania e Lazio, con una media di 4,3 addetti per impresa. Le imprese attive fino a 250 addetti e con un giro d’affari inferiore a 50 milioni di euro, impiegano il 77,2% degli addetti e rappresentano il 99,8% delle imprese attive dell’industria e dei servizi. Nel 2018, si trattava per il 77,7% delle aziende Venete con almeno 3 addetti aziende erano controllate da persona fisica o famiglia.

    In conclusione, il Veneto è caratterizzato da un elevato numero di aziende microscopiche o piccole, prevalentemente a conduzione personale o familiare.

    Qualche precisazione sul concetto di Intelligenza Artificiale

    L’intelligenza artificiale è una sotto-disciplina dell’informatica, focalizzata sul trattamento intelligenze dei dati. La dicitura “intelligenza artificiale” viene però utilizzata solitamente per indicare il più recente sviluppo informatico di ampia diffusione nel mercato. Attualmente, si tratta dell’elaborazione del linguaggio naturale e della generazione automatica di testi, immagini e suoni. Combinando queste tecniche con ampie banche dati o raccolte di testi ed aggiungendo algoritmica q.b. si può ottenere l’estrazione e la generazione di nuova conoscenza.

    Per esempio, se connettiamo un costrutto di analisi del linguaggio naturale con il servizio di fatturazione elettronica, potremmo ottenere una proposta di contabilizzazione delle fatture passive. Ciò significa, che il costrutto proporrebbe, per ciascuna riga della fattura, un conto da associare e, conseguentemente, i movimenti contabili. Al contabile resta un’attività di controllo, correzione e gestione dei casi particolari.

    Vorrei sottolineare che non penso che il costrutto possa effettuare direttamente la contabilizzazione senza la supervisione di un essere umano. A differenza degli algoritmi, i costrutti basati su criteri statistici forniscono sempre risultati incerti. Abbattere il rischio di un’errata contabilizzazione val bene il poco lavoro umano necessario per il controllo.

    Esempi simili si possono facilmente immaginare nella logistica degli acquisti, delle spedizioni e delle vendite. Disporre di modelli predittivi e di ottimizzatori consente di focalizzare il lavoro umano sul controllo e sugli aspetti tattici e strategici, riducendo l’operatività con poco valore aggiunto.

    Cosa succede se una MPMI adotta strumenti di IA?

    Nell’arco della mia vita, l’informatica nelle MPMI è passata dal non essere contemplata ad essere irrinunciabile vari processi aziendali, come minimo quello amministrativo. Negli altri, comunque, rende l’impresa competitiva quand’è applicabile. Questo vale in particolare per l’intelligenza artificiale. Dunque si tratta di esercitare la propria creatività.

    Ecco alcune aree in cui le PMI potrebbero sfruttare queste tecnologie.

    1. Analisi del Linguaggio Naturale (NLP):
      • Customer Support: realizzare chatbot o sistemi di assistenza automatica basati su NLP può migliorare l’efficienza nel fornire supporto ai clienti, rispondendo a domande comuni o risolvendo problemi di routine. Se anche l’Intelligenza artificiale viene usata solo a supporto degli addetti all’assistenza, sappiamo che l’operatore soddisfatto trasmette il proprio sentire al cliente, creando una relazione virtuosa.
      • Analisi dei Feedback: utilizzare l’NLP per analizzare recensioni dei clienti, feedback sui social media o e-mail può fornire informazioni preziose sulla percezione del marchio e identificare aree di miglioramento.
    2. Generazione Automatica di Contenuti:
      • Marketing: creare automaticamente contenuti per i social media, blog o newsletter può semplificare il processo di marketing, garantendo una presenza online costante.
      • Report aziendali: automatizzare la generazione di report interni può risparmiare tempo e ridurre la possibilità di errori umani.
    3. Accesso a Banche Dati e Fonti Dati:
      • Ricerca di Mercato: utilizzare l’IA per analizzare grandi quantità di dati provenienti da fonti diverse può fornire informazioni dettagliate sul mercato, i concorrenti e le tendenze di settore.
      • Gestione dell’ERP: ottimizzare processi come la gestione delle scorte, la previsione della domanda e la pianificazione della produzione.
    4. Informazioni Commerciali:
      • Analisi dei Dati Aziendali: aiutare ad identificare opportunità di crescita, prevedere la domanda dei clienti e ottimizzare le operazioni.
      • Personalizzazione dei Prodotti e Servizi: basandosi sui dati dei clienti, l’IA può aiutare le MPMI a personalizzare prodotti o servizi in modo più efficace, migliorando l’esperienza complessiva del cliente.

    L’adozione di queste tecnologie richiede una valutazione attenta delle esigenze specifiche dell’azienda, delle risorse disponibili e delle sfide potenziali. C’è poi la questione che a noi veneti piace poco affrontare: il personale va formato e riqualificato. Tuttavia, se implementate correttamente, le tecnologie legate all’IA possono contribuire significativamente all’efficienza operativa, all’innovazione e alla competitività delle PMI venete. Non è un treno che ci si possa permettere di perdere.

    Le tempistiche sono cruciali. Sappiamo infatti che le tecniche di intelligenza artificiale qui citate sono già ampiamente consolidate da decenni in ambito accademico ma solo di recente sono state immesse sul mercato. Dunque, c’è la possibilità di acquisire gradualmente questi preziosi strumenti, approfittando di sistemare anche altre magagne che inevitabilmente emergeranno lungo il cammino di trasformazione digitale.

    Si parte da un’idea o caso d’uso con reale necessità, la cui prima fase già ripaga l’investimento. Il risultato si reinveste nella fase successiva, di fatto auto finanziando il progetto. Basta iniziare con piccole cose, ottenere risultati e procedere.

    È cruciale è credere nell’obiettivo, controllare gli sviluppi passo passo, coinvolgendo tutti gli attori: clienti, personale interno e finanziatori.

  • Supporto informatico per un laboratorio di chimica computazionale

    Supporto informatico per un laboratorio di chimica computazionale

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    La chimica computazionale è affascinante… ed è un bel business! In pratica, con le risorse informatiche è possibile simulare il comportamento di sostanze chimiche prima di averle sintetizzate. Per esempio, se si desidera modificare il comportamento di un farmaco in modo che reagisca con determinate sostanze in un certo modo, una casa farmaceutica può chiedere ad un laboratorio di calcolo specializzato di progettare la molecola.

    Naturalmente, la potenza di calcolo necessaria per la simulazione comporta dotazione hardware di alto livello. Non è da stupirsi se, non solo i dati, ma anche la struttura informatica in sé suscitano l’interesse di chi fa il mining di criptovalute. Se poi ci aggiungiamo l’ambientazione universitaria, ecco che si spiega perché la messa in sicurezza informatica del laboratorio è importante.

    Nel caso specifico, il laboratorio è interamente basato su sistemi operativi Linux, situazione piuttosto frequente in ambito universitario, analogo a quello in cui Linus Torvald gli diede i natali.

    La collaborazione ha toccato vari aspetti del laboratorio:

    • gestione centralizzata degli utenti;
    • firewalling;
    • gestione dello storage;
    • accesso in sicurezza da remoto alle risorse di calcolo del laboratorio;
    • aggiornamento hardware e software.
  • eMarketplace manager

    eMarketplace manager

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    Un eMarketplace è un luogo virtuale, o non-luogo, d’incontro tra domanda ed offerta di beni. Molte aziende commerciali sono rimaste focalizzate sui processi logistici fisici e non hanno ritenuto vantaggioso aprire i canali on line.

    Salesbridge si propone come intermediario tra fisico e virtuale, portando negli eMarketplace più famosi (come Amazon ed eBay) i cataloghi di queste aziende.

    L’iniziativa è nuova fiammante e c’è molto da fare. Con OTS Sistemi stiamo allestendo il modello dati, le interfacce utente di gestione etc. tutto ciò che serve per tenere sotto controllo i sistemi di automazione di vendita.

    È davvero emozionante attivare comandi che, in pochi istanti, mettono o tolgono dai canali di vendita migliaia e migliaia di articoli!

  • Web to rendering

    Web to rendering

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    Se non sai cos’è uno sleeve nel mondo del confezionamento (packaging) te lo dico io: si tratta di un’etichetta di materiale plastico termoretraibile che si adatta all’involucro (es. lattine, bottiglie) e lo riveste. Tra le varie caratteristiche, c’è un vantaggio pubblicitario: mette a disposizione un’ampia superficie su cui poter esporre testi e grafica.

    Ad oggi esistono persino stampanti digitali per sleeve, per cui è possibile produrre anche basse tirature ed arrivare a personalizzare sleeve per eventi, occasioni speciali ed organizzazioni.

    Con PNG, abbiamo messo a disposizione di PackSleeve uno strumento che consente di produrre decine e decine di immagini fotorealistiche di contenitori sui quali è stato applicato uno sleeve con grafica a tema. È una declinazione della tecnologia “web-to-rendering”, analoga alla più famosa “web-to-print”. Ebbene sì, posso dirlo non senza una punta d’orgoglio: noi di PNG l’abbiamo inventata.

  • Empori Solidali

    Empori Solidali

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    La solidarietà non può essere buonismo e, raggiunta una certa soglia di complessità, ha bisogno di controllo e coordinamento.

    Un emporio solidale raccoglie viveri ed altri beni di prima necessità e li distribuisce ad indigenti sulla base delle necessità di cui sono portatori, valutate da soggetti autorevoli come la Caritas o l’Associazione San Vincenzo, spesso in collaborazione con il Comune o con l’Azienda Sanitaria.

    Per una corretta ed equa distribuzione dei beni di prima necessità, quando gli utenti sono alcune decine, non si può non ricorrere ad un software che aiuti a tener traccia del comportamento economico di ciascuno presso l’Emporio.

    Ma c’è un’altra questione: stiamo parlando di organizzazioni basate eminentemente sul volontariato, dunque su disponibilità frammentarie e discontinue. Di nuovo, il software aiuta a mantenere la coerenza del servizio e la conformità rispetto alle procedure definite.

    Per completare il quadro occorre tener presente la necessità di rendicontazione. L’Emporio deve riferire ad alcuni importanti enti “sponsor”, in modo da giustificare l’attività condotta.

    Con Connexio, tutte queste questioni sono state valutate nel dettaglio e codificate.

  • Azioni commerciali territoriali: visite commerciali e distribuzione volantini

    Azioni commerciali territoriali: visite commerciali e distribuzione volantini

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    Cos’hanno in comune il caso di un’azienda che produce pesce, con fatturato di qualche decina di milioni di Euro, e quello di un’azienda locale con dimensione inferiore di un’ordine di grandezza che si occupa di distribuzione di volantini? Per entrambe, il processo “produttivo” principale consiste nel presidiare il territorio, pianificando visite commerciali ed imparando da ogni campagna, da ogni visita.

    Bastano poche persone per creare una situazione sfuggente. In un caso, ciascun cliente genera numerosi dati, nell’altro il volume dei dati è determinato dal numero di persone che si occupano della distribuzione giorno per giorno incontrando gli imprevisti più disparati.

    In un caso, ciascun commerciale deve seguire nel tempo una strategia intelligente e ben coordinata. Nell’altro, è importante essere molto reattivi e prendere decisioni rapide per far fronte agli ostacoli che via via si presentano.

    In entrambi i casi, Connexio è stata la soluzione, adattandolo sartorialmente ad entrambi i trattamenti di dati.

  • Informatica per gruppi di consulenti

    Informatica per gruppi di consulenti

    [Tempo di lettura: 2 minuti]

    Hanno molto in comune le reti di consulenti, indipendentemente dalle dimensioni e dall’area geografica di riferimento.

    Ho seguito per qualche anno i partner di un fondo d’investimento d’Oltralpe, sto seguendo da molti anni un’organizzazione ad “azienda virtuale” per aziende italiane di media grandezza, specialmente nel settore dell’arredamento, do supporto alla mia stessa rete di collaborazione.

    Ah, se non sai cos’è un’azienda virtuale ecco un breve accenno: è un’organizzazione che potenzialmente è costituita da un gran numero di risorse ma che si manifesta solo con alcune di esse progetto per progetto, a seconda delle necessità. Dunque, è come se ci fosse un’azienda di volta in volta diversa.

    Tornando all’argomento principale, in tutti i casi il cardine è la diade formata dal programma di comunicazione e condivisione e dal programma di amministrazione. Questo non è molto diverso dalle solite aziende. La problematica specifica è l’estremizzazione di alcuni aspetti:

    • il personale non è legato ad una sede fisica, si sposta, ma deve comunque poter accedere ai trattamenti di dati in base alle proprie aree di competenza;
    • siamo nel settore detto dei KIBS, cioè dei Knowledge Intensive Business Services: il prodotto di questi operatori è costituito da asset informativi e conoscitivi condivisi con i clienti;
    • a seconda della forma organizzativa, i legami tra singolo professionista e resto della rete possono essere più o meno consolidati e duraturi ma in ogni caso ci dev’essere una cabina di regia che poi risponde davanti alla legge, quindi i rischi legali vanno gestiti bene;
    • possono comparire, anche temporaneamente, figure che interferiscono con il processo evolutivo condiviso con la cabina di regia;
    • tutte le forme di comunicazione esprimono unitarietà attraverso un livello di coordinamento elevato in rapporto alla debolezza del legame contrattuale con la cabina di regia, ricorrendo, per esempio, al VoIP ed al Centralino Telefonico Virtuale.

    Nei vari casi, mi sono trovato ora a potenziare il lato amministrativo ed ora quello di comunicazione e condivisione. Ho notato che, in ogni caso, la gestione dei progetti e delle commesse tende a restare frammentata, con dispersioni anche notevoli di informazione e rischio di amnesia aziendale.

    Insieme a Maurizio, ho codificato in modo unitario in Connexio i vari “pezzi” di soluzione che sono riuscito via via a mettere in campo in modo anche decentemente integrato.

    Faccio un esempio: le schede anagrafiche di clienti, fornitori, collaboratori etc. Nelle reti di collaborazione, è frequentissima la situazione ibrida in cui lo stesso soggetto assume più di uno di questi ruoli. Come evitare di ri-digitare la stessa scheda e tutti i successivi aggiornamenti sia nel programma di comunicazione e condivisione sia in quello di gestione amministrativa?

    Due sono le strade: o si crea un connettore tra i due programmi o… si usa Connexio, l’unico sistema che conosco che comprende entrambi i tipi di trattamento, lasciando fuori solo ciò che riguarda strettamente i rapporti col commercialista.

    Se anche tu operi in una rete di collaborazione, sappi che è molto probabile che io possa essere d’aiuto per le questioni inerenti il trattamento di informazioni e conoscenze.